Alle origini della narrativa in volgare c'è questa raccolta anonima di brevi racconti, di esempi di saggezza e cortesia, composta tra il 1280 e il 1300.
il Purgatorio riletto cercando le sue fonti
“ Buio d'inferno e di notte privata
d'ogni pianeto, sotto pover cielo,
quant'esser può di nuvol tenebrata ... (16,1) ”
introduzione
Alle origini della narrativa in volgare c'è questa raccolta anonima di brevi racconti, di esempi di saggezza e cortesia, composta tra il 1280 e il 1300.
citazione
Purg.16, 46 e segg.
Il testo 44 ha come protagonista Marco Lombardo, valente uomo di corte che visse nell'Italia settentrionale, al servizio di diversi signori nella seconda metà del XIII secolo.
XLIV. D'una quistione che fu posta ad un uomo di corte.
Marco Lombardo fue nobile uomo di corte e savio molto. Fue a uno Natale a una cittade dove si donavano molte robe, e non n'ebbe niuna. Trovò un altro uomo di corte, lo qual era nesciente apo lui (= ignorante rispetto a lui), e avea avuto robe. Di questo nacque una bella sentenzia; ché quello giullare disse a Marco :- Che è ciò, Marco, ch'i ho avuto sette robe, e tu non niuna? E sì se' tu troppo migliore e più savio di me. Qual è la ragione? - E Marco rispuose :- Non è per altro, se non che tu trovasti più de' tuoi che io non trovai delli miei. (= tu hai trovato più gente, ignorante, simile a te).
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